WILLIAM BUTLER YEATS 

                                

 

                                            CAMMINI SUI MIEI SOGNI    

 

Se avessi il drappo ricamato del cielo, Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce, I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto, Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi: Invece, essendo povero, ho soltanto sogni; E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi; Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.

 

 

                       QUANDO SARAI VECCHIA  

                 

Quando sarai vecchia e grigia e di sonno onusta, e sonnecchierai vicino al fuoco, prendi questo libro e lenta leggi, e sogna il dolce sguardo che avevano un tempo i tuoi occhi, e la loro ombra profonda. In molti amarono i tuoi attimi di felice grazia e amarono la tua bellezza con amore falso o vero, ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina, e amo le pene del viso tuo che incessante mutava. Piegati ora accanto all'ardente griglia del camino e sussurra, con qualche tristezza, come l'amore scomparve, e vagò alto sopra le montagne, e nascose il suo viso in uno sciame di stelle.

 

 IL POETA ALLA DONNA AMATA 

 

Ti porto con mani religiose i libri dei miei sogni innumerevoli, o bianca donna che la passione ha consumato come la spiaggia bigia consuma la marea, e con cuore più vecchio del corno colmato dal pallido fuoco del tempo: o bianca donna dei sogni innumerevoli, ti porto le mie rime di passione.

 

   I CIGNI SELVATICI A COOLE   

 

Gli alberi sono nella loro bellezza autunnale, i sentieri del bosco sono asciutti, nel crepuscolo di ottobre l'acqua riflette un cielo immobile; sull'acqua fra le pietre ci sono cinquantanove cigni. È questo il diciannovesimo autunno da quando la prima volta li contai; li vidi, prima che finissi il conto, tutti all'improvviso alzarsi e disperdersi volteggiando in grandi cerchi spezzati sulle ali rumorose. Ammirai quelle splendenti creature e ora il mio cuore è triste. Tutto è cambiato da quando io, ascoltando al crepuscolo la prima volta, su questa riva, lo scampagnio delle loro ali sopra il mio capo, camminavo con passo più leggero. Instancabili, amata e amante, remano nelle fredde correnti amiche o scalano l'aria; i loro cuori non sono invecchiati; passione o conquista ancora li accompagna nel loro errante vagare. Ma ora si lasciano andare sull'acqua immobile, misteriosi, stupendi. Fra quali giunchi costruiranno il nido, su quale sponda di lago o stagno incanteranno occhi umani quando al risveglio un giorno scoprirò che son volati via?

 

 

PER ANNE GREGORY

« Mai nessun giovane amante, gettato nella disperazione da quei grandi bastioni color miele intorno ai tuoi orecchi, potrebbe amarmi solo per te stessa e non per la tua chioma paglierina.» « Ma io posso trovare una tintura e versarmi sui capelli quel colore, castano, o rosso o nero, così che tutti i giovani alla disperazione possano amarmi solo per me stessa e non per la mia chioma paglierina.» « Ho udito un vecchio religioso affermare non più tardi di iersera d'aver trovato un testo il quale prova che Iddio soltanto, mia cara, potrebbe amarti solo per te stessa, E non per la tua chioma d’oro.»

Se avessi il drappo ricamato del cielo, Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce, I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto, Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi: Invece, essendo povero, ho soltanto sogni; E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi; Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.

 

 

 La seconda venuta

 

Turbinando nel cerchio che si allarga Il falcone non può sentire il falconiere Le cose cadono a pezzi, il centro non può tenere. Pura anarchia dilaga nel mondo La marea insanguinata s'innalza e dovunque La cerimonia dell'innocenza è annegata. I migliori mancano di ogni convinzione mentre i peggiori Sono pieni di intensità appassionata. Certo è imminente una rivelazione Certo è imminente la seconda venuta La seconda venuta! Difficile pronunciare queste parole Un ampio squarcio fuor dallo Spiritus Mundi Tormenta la mia visione; Da qualche parte nelle sabbie del deserto Una forma con il corpo di leone e la testa di uomo Bianco lo sguardo e senza pietà come il sole Muove le sue cosce lente. Tutto intorno Spirali fosche di uccelli del deserto. La tenebra discende: adesso intendo Che venti secoli di granitico sonno Erano condannati all'incubo da una culla ondeggiante E quale bestia orrenda, ora che alfine è venuta la sua ora Striscia verso Betlemme per venire al mondo?

 

IN QUESTA PAGINA

 

 

1)CAMMINA SUI MIEI SOGNI

2)QUANDO SARAI VECCHIA

3) IL POETA ALLA DONNA AMATA

4)I CIGNI SELVATICI A COOLE

5) PER ANNE GREGORY

6) LA SECONDA VENUTA

 

 

 

Argomento: WILLIAM BUTLER YEATS

Commento

Antonio 05.02.2021
Quanta delicatezza e nostalgia in queste vere poesie

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