VIRGINIA WOOLF

                       

                                    NELLA PAGINA....N.°1

                  BRANI SCELTI DA....  

                              

           1) AL FARO    2) ORLANDO

                            

     da: AL FARO 

 

 

    Il tempo passa

Spente tutte le luci,tramontata la luna,con la pioggia che batteva leggera sul tetto,cominciò un diluvio di tenebra immensa. Niente, sembrava,si sarebbe salvato dall'inondazione,da quel profluvio di tenebra,che si insinuava in ogni fessura,di soppiatto dalle persiane penetrava nelle camere da letto,inghiottiva qui una brocca,lì un catino,là un vaso di dalie rosse e gialle,lì gli spigoli affilati e la massa pesante di un cassettone...........................................................

Ma cos'è una notte dopo tutto? Un intervallo breve,specie se le tenebra calano così presto,e così presto cantano gli uccelli,il gallo fa chicchirichì,e un verde scialbo di foglia che abbrunisce,balena nel concavo dell'onda.Cosi le notti seguono alle notti.  L'inverno ne tiene in serbo un pacco e le tira fuori con giustizia, e calma,e dita infaticabili.  Si allungano,s'abbuiano.  Alcune di esse su in alto reggono pianeti luminosi,lastre di splendore.Gli alberi d'autunno,per quanto devastanti,mandano gli stessi lampi di quegli stendardi a brandelli che bucano l'oscurità delle cripte di fredde cattedrali,dove a lettere d'oro su pagine di marmo si racconta di morti in battaglia e di ossa sbiancate e riarse nelle remote sabbie dell'India.  Gli alberi d'autunno brillano alla luce gialla della luna,al plenilunio,in quella luce che matura l'energia di chi lavora,e ammorbidisce le steppie,e porta l'onda azzurra a baciare la riva.......................

LILY

 Agitata com'era dalla presenza di Ramsay aveva preso il pennello sbagliato,e ficcato il cavalletto nel terreno con tanto nervosismo,era tutto storto.E ora,dopo averlo raddrizzato,sottoponendo così le impertinenze e le intemperanze che la distraevano e le rammentavano chi era,e che tipo di rapporti avesse con la gente,sollevò il pennello.il quale per un attimo rimase sospeso in aria,in un'estasi dolorosa ma eccitante. Da dove cominciare? -Questo il problema,in quale punto fare il primo segno? La prima linea tirata sulla tela esponeva a rischi innumerevoli,a decisioni rapide e irrevocabili.In teoria sembrava tutto semplice,ma in pratica diventava subito complicato.Era come le onde:offrono un disegno simmetrico a chi le guardi dalla cima della scogliera,mentre al nuotatore appaiono divise da profondi abissi,da creste di schiuma.Ma bisogna accettare il rischio;fare il segno. Con una strana sensazione fisica,come se fosse insieme spinta in avanti ma dovesse trattenersi,dette il primo colpo di pennello.Il pennello calò. Guizzò marrone sulla tela bianca,e lasciò un segno lungo.Ripetè il gesto un'altra volta-una terza. E tra pause e rapidi scatti raggiunse un ritmo danzante,fatto insieme di pause e di colpi,tutti integrati.Tra pause veloci e leggere e tocchi precisi tempestò la tela di linee lunghe e nervose,che appena si posarono sulla tela definirono uno spazio (lo sentiva profilarsi in lontananza ).Nel basso dell'incavo di un'onda vedeva la prossima sollevarsi sempre più alta sopra di lei.Che poteva esserci di più spaventoso e avvincente di quello  spazio?................

 

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                     da ORLANDO 

      LO DEDICO CON ALLEGRIA A TUTTE LE DONNE              

                .......ORLANDO DIVENTA DONNA!!!!

RICORDAVA CHE QUANDO ERA UN GIOVANOTTO,AVEVA SOSTENUTO CHE LE DONNE DEVONO ESSERE UBBIDIENTI,CASTE,PROFUMATE E SQUISITAMENTE ABBIGLIATE<< ORA DOVRÒ SODDISFARE DI PERSONA QUESTI DESIDERI>>,RIFLETTÈ << PERCHÈ LE DONNE (a giudicare dalla mia breve esperienza del sesso) NON SONO NÈ OBBEDIENTI,NE CASTE,NÈ PROFUMATE, NÈ SQUISITAMENTE ABBIGLIATE PER NATURA. POSSONO ARRIVARE A POSSEDERE QUESTE GRAZIE-SENZA LE QUALI È LORO IMPOSSIBILE GODERE DEI PIACERI DELLA VITA- SOLO PER MEZZO DELLA PIÙ TEDIOSA DISCIPLINA.C'È LA PETTINATURA>>,CONTINUÒ << CHE MI OCCUPERÀ DA SOLA UN'ORA PER MATTINA; C'È DA GUARDARSI ALLO SPECCHIO PER UN'ALTRA ORA;C'È DA STRINGERE E ALLACCIARE IL BUSTO; C'È DA LAVARSI E INCIPRIARSI;C'È DA CAMBIARE IL VESTITO  DI SETA CON QUELLO DI MERLETTO,E QUELLO DI MERLETTO CON QUELLO DI BROCCATO E RIMANERE CASTA FINO ALL'ULTIMO GIORNO DELL'ANNO.....>> A QUESTO PUNTO AGITÒ IL PIEDE CON  IMPAZIENZA,E SCOPRÌ QUALCHE POLLICE DI GAMBA.UN MARINAIO SULL'ALBERO MAESTRO A CUI CAPITÒ DI GUARDARE IN GIÙ IN QUEL MOMENTO TRASALÌ CON TALE VIOLENZA CHE MISE UN PIEDE IN FALLO E SI SALVÒ SOLO PER UN PELO.<< SE LA VISTA DELLE MIE CAVIGLIE SIGNIFICA LA VITA DI UN BRAV'UOMO,CHE HA SENZA DUBBIO MOGLIE E FIGLI DA MANTENERE,È NECESSARIO CHE PER L'AMORE DELL'UMANITÀ LE TENGA COPERTE>>.PENSÒ ORLANDO. EPPURE LE GAMBE ERANO TRA LE SUE BELLEZZE PRINCIPALI. E SI MISE A MEDITARE SULL'ASSURDITÀ CHE UNA DONNA DEBBA TENER COPERTE TUTTE LE SUE BELLEZZE PERCHÈ UN MARINAIO NON CADA DALL'ALBERO MAESTRO.<< CHE VADANO AL DIAVOLO!>> ESCLAMÒ,COMPRENDENDO PER LA PRIMA VOLTA QUELLO CHE,IN ALTRE CIRCOSTANZE,LE SAREBBE STATO INSEGNATO FIN DA BAMBINA,CIOÈ LA RESPONSABILITÀ DELLA CONDIZIONE FEMMINILI.

 


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