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          orgoglio e pregiudizio

 DICHIARAZIONE D'AMORE DI DARCY AD ELISABETH

 

 

DARCY

Signorina Elizabeth.. ho lottato invano e non c’è rimedio. Questi mesi trascorsi sono stati un tormento, sono venuto a Rosings con lo scopo di vedervi, dovevo vedervi! Ho lottato contro la mia volontà, le aspettative della mia famiglia, l’inferiorità delle vostre origini, il mio rango e patrimonio, tutte cose che voglio dimenticare e chiedervi di mettere fine alla mia agonia.

Elizabeth: ....Non capisco.

Lui: Vi amo! .. con grande ardore .. vi prego, concedetemi la vostra mano.

Lei: Signore.. io apprezzo i conflitti che avete fronteggiato e mi duole molto avervi causato pena. Credetemi è stato fatto in modo incolpevole.

Lui: Questa è la vostra risposta? Lei: Sì signore.

Lui: Vi state prendendo gioco di me? Lei: No.

Lui: Mi state respingendo?

Lei: Di certo i sentimenti che hanno offuscato la vostra lucidità vi aiuteranno a dimenticare.

Lui: Potrei chiedervi perché vengo respinto con così poco riguardo alla cortesia? (lei fa un passo in avanti fissandolo seriosamente)

Lei: In egual maniera potrei chiedervi perché con una così evidente intenzione di insultarmi avete dichiarato di amarmi contro la vostra volontà?

Lui: Credetemi non avevo.. ........

Lei: Se io fossi stata scortese questo mi scuserebbe, ma ho altre ragioni e lo sapete!

Lui: Di cosa parlate?!

Lei: Pensate che possa essere allettata ad accettare l’uomo che ha rovinato forse per sempre la felicità della mia amatissima sorella? Lo negate signor Darcy? negate di aver separato due giovani che si amavano esponendo il vostro amico al rischio di essere considerato dal mondo un capriccioso, e mia sorella, alla derisione per le speranze disattese precipitando entrambi nella più crudele infelicità?

Lui: No non lo nego.

Lei: ..perché l’avete fatto?

Lui: Perché credo che lui sia indifferente a vostra sorella.

Lei: Indifferente?

Lui: Li ho osservati e ho capito che l’attaccamento di lui era più profondo. Lei: E’ timida! !!!

Lui: Anche Bingley è modesto ed era persuaso che lei non nutrisse grandi sentimenti.

Lei: Voi gliel’avete suggerito!

Lui: L’ho fatto per il bene di Bingley!

Lei: Mia sorella dimostra a malapena il suo affetto per me! .. Immagino che abbiate sospettato che lei fosse interessata alla ricchezza del vostro amico.

Lui: Non farei un tale disonore a vostra sorella sebbene ci fosse un’idea.

Lei: Quale?

Lui: Era perfettamente chiaro che cercasse un matrimonio vantaggioso. Lei: Jane ha forse dato quell’impressione?!

Lui: No, no. Comunque lo ammetto: c’era la questione della vostra famiglia.

Lei: Il nostro desiderio di fare amicizia, ciò non disturbava il signor Bingley!

Lui: No c’era di più.

Lei: Cosa signore?

Lui: La mancanza di contegno di vostra madre, delle vostre tre sorelle minori e talvolta di vostro padre. .. Perdonatemi. Questo giudizio non riguarda voi e Jane. 

Lei: E il povero signor Wickham?  (questa volta è lui che sorpreso si avvicina)

Lui: Il signor Wickham?!

Lei: Quali scuse avete per il vostro comportamento nei suoi confronti? Lui: E’ ardente il vostro interesse per lui.

Lei: Mi ha raccontato le sue sventure!

Lui: Oh sì! le sue sventure sono state davvero grandi.

Lei: Prima gli rovinate l’avvenire e poi usate un simile sarcasmo?

Lui: E così questa è la vostra opinione su di me? Grazie per averla espressa con dovizia. Potevate dimenticare le offese se non avessi ferito il vostro orgoglio..

Lei: Il mio orgoglio?

Lui: ..confessando le mie riserve su una nostra relazione amorosa. (si avvicinano ancora) ..Vi aspettavate che mi rallegrassi per l’inferiorità della vostra famiglia? (lei si avvicina quasi viso a viso, e sdegnata riprende)

Lei: Sono queste le parole di un gentiluomo?! .. sin dal primo momento la vostra arroganza e la presunzione e il disdegno per i sentimenti altrui mi hanno fatto capire che voi eravate l’ultimo sulla terra che avrei mai potuto sposare. (Scende quel silenzio in cui non ci sono più parole). L’uomo quasi accosta il proprio viso a quello di lei e sembra ora volerle parlarle sommessamente a un orecchio ora volerla baciare. Lei non si ritrae, come se non volesse altro.

Lui: Perdonatemi, se vi ho rubato tutto questo tempo. Respinto, lui si ritira.

 

Rimasta sola, lei capisce di essere confusa: credeva che l’allontanamento dell’uomo la sollevasse, che respingerlo e umiliarlo le procurasse persino soddisfazione. E invece, si scopre triste e percepisce un vuoto dovuto all’assenza di Darcy.

Argomento: orgoglio e pregiudizio

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