BELLE POESIE...scritte da uomini  PAG.3

 

                 

                         SE QUALCUNO

  DI  F.PESSOA

 

Se qualcuno un giorno bussa alla tua porta, dicendo che è un mio emissario, non credergli, anche se sono io; ché il mio orgoglio vanitoso non ammette neanche che si bussi alla porta irreale del cielo.

Ma se, ovviamente, senza che tu senta bussare, vai ad aprire la porta e trovi qualcuno come in attesa di bussare, medita un poco.

Quello è il mio emissario e me e ciò che di disperato il mio orgoglio ammette.

Apri a chi non bussa alla tua porta.

 

                       

                   

 

        DOVREI PARAGONARTI AD UN GIORNO D'ESTATE? 

 

   WILLIAM SHAKESPEARE

 

DOVREI PARAGONARTI AD UN GIORNO D'ESTATE?

TU SEI  INFINITAMENTE PIÙ AMABILE E MODERATA:TUMULTUOSI VENTI SCUOTONO I BOCCIOLI IN FIORE E L'ESTATE TERMINA TROPPO IN FRETTA;TALVOLTA IL SOLE SPLENDE TROPPO INTENSAMENTE E SPESSO IL SUO VOLTO DORATO VIENE RAPIDAMENTE OSCURATO;E OGNI BELLEZZA DI COLPO SFIORISCE,SCIUPATA DAL CASO O DAL CAPRICCIOSO CORSO DELLA NATURA. LA TUA SEMPIETERNA ESTATE NON DOVRÀ SVANIRENÈ PERDERE LA BELLEZZA CHE È IN OGNI FIBRA DI TE;NÈ LA MORTE DOVRÀ VANTARSI DEL TUO  BRANCOLARE NELLA SUA OSCURITÀ. POICHÈ CRESCERAI,COL TRASCORRERE DEL TEMPO ATTRAVERSO VERSI IMMORTALI.FINCHÈ CI SARANNO ORECCHIE PER SENTIRE E OCCHI PER VEDERE,QUESTI VERSI SOPRAVVIVERANNO RENDENDOTI IMMORTALE.                                                                                                                                         

   

      

  

 

                                                   NON ANDARTENE

DI MARIO  LUZI

 

non lasciare l’eclisse di te nella mia stanza.

Chi ti cerca è il sole, non ha pietà della tua assenza

il sole, ti trova anche nei luoghi casuali dove sei passata, nei posti che hai lasciato e in quelli dove sei inavvertitamente andata brucia ed equipara al nulla tutta quanta la tua fervida giornata.

Eppure è stata, è stata, nessuna ora sua è vanificata”.

 

         

 

                                    I GIUSTI

      DI  BORGES

 

              Un uomo che cura il suo giardino, come voleva Voltaire. Colui che ringrazia che nel mondo ci sia la musica. Colui che scopre con piacere un’etimologia. Due impiegati che giocano una silenziosa partita a scacchi in un bar del Sud. Il ceramista che pensa a un colore e a una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina, anche se forse non gli và. Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. Chi accarezza un animale addormentato. Chi giustifica o vuole giustificare un male che ha subito. Chi ringrazia che nel mondo ci sia Stevenson. Chi preferisce che siano gli altri ad avere la ragione. Queste persone, che noi ignoriamo, stanno salvando il mondo.

 

 

 

 

                        AMICIZIA

 

DI  J .L.BORGES

 

Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita

Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,

Però posso ascoltarli e dividerli con te.

Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,

Però quando serve starò vicino a te. Non posso evitarti di precipitare, Solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cadi.

La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei, Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice. Non giudico le decisioni che prendi nella vita, Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi. Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,

Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere. Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore,

Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo. Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,

Solamente posso volerti come sei ed essere tua amica.

In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico in quel momento sei apparso tu… Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista, Non sei ne il numero 1 né il numero finale e tanto meno ho la pretesa di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista

Basta che mi vuoi come amica: non sono gran cosa, però sono tutto quello che posso essere.

 

 

   

                                                                    

                                                                          L'ATTESA

    Raymond Carver,

 

 Esci dalla statale a sinistra e scendi giù dal colle. Arrivato in fondo, gira ancora a sinistra. Continua sempre a sinistra. La strada arriva a un bivio. Ancora a sinistra. C’è un torrente, sulla sinistra. Prosegui. Poco prima della fine della strada incroci un’altra strada. Prendi quella e nessun’altra. Altrimenti ti rovinerai la vita per sempre. C’è una casa di tronchi con il tetto di tavole, a sinistra. Non è quella che cerchi. E’ quella appresso, subito dopo una salita. La casa dove gli alberi sono carichi di frutta. Dove flox, forsizia e calendula crescono rigogliose. E’ quella la casa dove, in piedi sulla soglia, c’è una donna con il sole nei capelli. Quella che è rimasta in attesa fino ad ora. La donna che ti ama. L’unica che può dirti: "Come mai ci hai messo tanto?"

 

 

 

                                                                L'UOMO

                                           

di Nazim Hikmet

                      

Le piante, da quelle di seta fino alle più arruffate gli animali, da quelli a pelo fino a quelli a scaglie le case, dalle tende di crine fino al cemento armato le macchine, dagli aeroplani al rasoio elettrico e poi gli oceani e poi l’acqua nel bicchiere e poi le stelle e poi il sonno delle montagne e poi dappertutto mescolato a tutto l’uomo ossia il sudore della fronte ossia la luce nei libri ossia la verità e la menzogna ossia l’amico e il nemico ossia la nostalgia la gioia il dolore sono passato attraverso la folla insieme alla folla che passa.

 

Nazim Hikmet in molte delle sue poesie racconta l’amore per ogni creatura. Come nell’opera di Matisse, qui l’uomo è in passo di danza con il tutto.

 

 

                                                                 AUTUNNO

 

Anton Vanligt

 

Una musica lieve come d’incanto guidava i miei passi, scricchiolìo di foglie e danza di polvere nel vento… sapevo che ci saremmo incontrati in una giornata d’autunno.

Il cielo doveva essere esattamente così: velato e rispettoso della tua figura fine. La strada. Ho sempre immaginato fosse questa: costeggiata d’alberi e foglie dai mille colori. Colore e Musica, Profumo e Suono… e tu…Poesia.

Questa è la perfezione in cui opera il Destino!

 

Argomento: BELLE POESIE SCRITTE DA UOMINI

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